Protocollo per la gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo

Tipologie di intervento all’interno della Scuola 
La prevenzione

Universale: rivolta a tutti

Selettiva: rivolta a sottogruppi a rischio

Indicata: per alunni e alunne che presentano specifiche problematiche

Le azioni della scuola 

Intervenire sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo impone alla scuola di adottare una politica fatta di azioni coordinate coinvolgenti tutte le figure adulte (docenti, personale non docente, dirigente, genitori) affinché si assumano la responsabilità del compito educativo nei confronti degli alunni.

Fasi Di Intervento

La procedura da seguire per gestire un presunto episodio di bullismo, cyberbullismo e vittimizzazione è costituita da 4 fasi fondamentali:

FASE 

SCOPO  E AZIONI

SOGGETTI COINVOLTI

SEGNALAZIONE 

Segnalare un presunto caso di bullismo/cyberbullismo:

  • ai docenti

  • alla psicologa dell’Istituto

  • ai referenti della “Commissione bullismo”

  • nella “Blue Box” situata all’ingresso SECONDARIA

  • agli assistenti educatori per la PRIMARIA 


per attivare un processo di valutazione e di presa in carico della situazione da parte della scuola.

-Alunno vittima 

-Alunni testimoni 

-Docenti 

-Genitori 

-Personale ATA

-Assistenti Educatori

VALUTAZIONE

-Raccogliere informazioni e testimonianze sull’accaduto


-Valutare se si tratta di un effettivo caso di bullismo/cyberbullismo 


-Scegliere la tipologia di intervento più adeguata al caso

-Docenti di classe 

-Team Antibullismo

-Dirigente scolastica

GESTIONE DEL CASO

Gestire il caso attraverso uno o più interventi opportuni, che prevedano il coinvolgimento delle famiglie degli alunni coinvolti, il supporto alla vittima nonché misure per responsabilizzare il bullo/cyberbullo.

-Team Antibullismo

-Alunni coinvolti -Genitori degli alunni 

-Consiglio di classe 

-Dirigente scolastica

MONITORAGGIO

Monitorare l’efficacia nel tempo delle azioni intraprese.

-Team Antibullismo

-Docenti di classe 

-Genitori

FASE 1 - LA SEGNALAZIONE

In questa prima fase è importante: 

  • Rendere nota la procedura di segnalazione a tutti gli alunni, ai genitori, ai docenti e a tutto il personale non docente 

  • Agire in modo tempestivo (entro pochi giorni dall’accaduto)

  • Collaborare con il Team Antibullismo per fornire elementi conoscitivi e la successiva valutazione approfondita della situazione

  • Non intraprendere azioni individuali

 

FASE 2 - LA VALUTAZIONE

Il Team Antibullismo, presieduto dalla Dirigente scolastica, si riunisce e compila la scheda di valutazione approfondita per:

  • analizzare la situazione 

  • individuare il livello di gravità

  • stabilire gli interventi più idonei da attuare

La scelta della modalità viene decisa in base al tipo di situazione. 

 

Avvertenze: in questa fase è importante: 

  • astenersi dal formulare giudizi; 

  • creare un clima di empatia, di solidarietà e di disponibilità al confronto

Dopo aver raccolto le informazioni necessarie, il Team Antibullismo e la Dirigente scolastica compilano La scheda di valutazione approfondita”, che sarà archiviata nel Registro dei Verbali della classe.



FASE 3 - LA GESTIONE DEL CASO

Il team di emergenza, in base alle informazioni acquisite procederà a definire il livello di priorità e le tipologie di intervento da eseguire.

LIVELLO DI RISCHIO DI BULLISMO E DI VITTIMIZZAZIONE LIVELLO DI RISCHIO DI BULLISMO E DI VITTIMIZZAZIONE LIVELLO DI RISCHIO DI BULLISMO E DI VITTIMIZZAZIONE
Codice verde Codice giallo  Codice rosso 
Situazione da monitorare con interventi preventivi nella classe. Interventi indicati e strutturati a scuola, interventi su bullo e vittima, con coinvolgimento delle famiglie, se necessario. Interventi di emergenza con il supporto dei servizi territoriali (assistente sociale, polizia postale…).


TIPOLOGIA DI INTERVENTO

VERDE

La situazione deve essere affrontata e monitorata con interventi da attuare in classe tramite un approccio educativo. 

Un primo obiettivo potrebbe essere quello di sensibilizzare la classe verso il fenomeno del bullismo e cyberbullismo al fine di aumentare la consapevolezza relativa al fenomeno, alle emozioni e alle conseguenze per la vittima e l’importanza del ruolo degli spettatori passivi.

Fa parte della prevenzione anche la capacità di individuare i sintomi:

  • le vittime corrono il rischio di manifestare il disagio innanzitutto attraverso sintomi fisici (es. mal di pancia, mal di testa) o psicologici (es. incubi, attacchi d’ansia), associati ad una riluttanza nell’andare a scuola.

  • i bulli possono invece presentare: un calo nel rendimento scolastico, difficoltà relazionali, disturbi della condotta per incapacità di rispettare le regole che possono portare, nel lungo periodo, a veri e propri comportamenti antisociali e devianti o ad agire comportamenti aggressivi e violenti in famiglia e sul lavoro. 

  • gli osservatori, infine, vivono in un contesto caratterizzato da difficoltà relazionali che aumentano la paura e l’ansia sociale e rafforza una logica di indifferenza e scarsa empatia, portando i ragazzi a negare o sminuire il problema. 

Gli insegnanti che notano atteggiamenti o comportamenti che suggeriscono una situazione di malessere sono tenuti a darne segnalazione tempestiva alla famiglia dell’alunno. 


GIALLO

La situazione deve essere affrontata con interventi da attuare in classe, con interventi individuali svolti con il bullo e/o la vittima e tramite il coinvolgimento della famiglia. 

Un primo obiettivo potrebbe essere quello adottato per il codice verde. 

Potrebbe essere svolto, inoltre, un intervento individuale che coinvolga la vittima e il bullo, da parte dello psicologo della scuola. Infine potrebbe essere utile informare e coinvolgere anche la famiglia.

ROSSO

Dovranno essere utilizzati interventi di emergenza quali: 

  • Approccio educativo con l’intera classe svolto dagli insegnanti del team docente/consiglio di classe;

  • Coinvolgimento tempestivo della famiglia da parte del Dirigente Scolastico e dal Team Antibullismo; 

  • Supporto intensivo per la vittima; 

  • Intervento dello psicologo sui bulli; 

  • Supporto intensivo a lungo termine e di rete (accesso ai servizi del territorio: assistente sociale, polizia postale…)

 

È comunque sempre opportuno non agire mai individualmente, ma insieme ai docenti del Consiglio di Classe e del Team Antibullismo informando tempestivamente la Dirigente scolastica. 

 

FASE 4 - MONITORAGGIO 

Il Team Antibullismo che ha condotto la gestione del caso, i docenti di classe e gli altri soggetti coinvolti provvederanno al monitoraggio della situazione con lo scopo di verificare eventuali cambiamenti a seguito dell’intervento, l’efficacia delle misure prese, la presa di coscienza delle proprie azioni da parte del bullo/cyberbullo, l’effettiva interruzione delle sofferenze da parte della vittima.

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